Rassegna stampa

Il Papa a Rebibbia “Il sovraffollamento è una doppia pena”

Il Papa ha trascorso la domenica mattina – 18 dicembre – nel carcere di Rebibbia. E’ stato accolto dal ministro della Giustizia Paola Severino, dal capo del dipartimento della polizia penitenziaria Franco Ionta, dal direttore del penitenziario Carmelo Conte e dai cappellani del carcere, don Sandro Spriano e don Roberto Guarnieri. Entrato nella Chiesa del nuovo complesso della casa circondariale, il Papa ha ricevuto il saluto del ministro: “Se aiuteremo la barca di nostro fratello ad attraversare il fiume, anche la nostra barca avrà raggiunto la riva”, ha detto Paola Severino, leggendo la lettera che un detenuto le ha consegnato nel penitenziario di Cagliari.

«Strudel speciale per il Pontefice»

Avvenire, domenica 18 dicembre 2011, pagina 6

di Pino Ciociola

Uno strudel particolare, dedicato proprio a lui, come… scoprirà oggi Benedetto XVI. È questa la sorpresa che gli hanno preparato per oggi i detenuti di Rebibbia che lavorano nella cooperativa Men at work. Oltre a tanti altri doni e, su tutti, i prodotti che realizzano: «Tutte cose assai semplici e umili, ma che faranno però capire al Papa le capacità che sono state raggiunte », spiega Luciano Pantarotto, responsabile di Men at Work, appunto la cooperativa che a Rebibbia (insieme alla cooperativa E-team) mette a disposizione dei detenuti la possibilità d’imparare un mestiere e poterlo continuare anche usciti dal carcere.

LA STORIA/ Rebibbia, quando il carcerato diventa “imprenditore”

Nel 2003 Luciano Pantarotto e la sua cooperativa sociale entrano a Rebibbia, carcere situato nel V municipio di Roma, sulla via Tiburtina. Da otto anni “Men at Work” offre ai detenuti la possibilità di imparare un mestiere e di poterlo continuare a svolgere una volta usciti dalla Casa Circondariale: «”Men at Work” – spiega Pantarotto – è una cooperativa sociale di inserimento lavorativo per persone